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Tale minerale si può trovare in giacimenti diversi per natura e per età ed ancor oggi, in piccola misura, continua a formarsi nelle solfatare e in sorgenti termali, come quelle di Sulphur Bank (California) e di Steamboat Springs (Nevada).
Attualmente le miniere più importanti di cinabro (utilizzate esclusivamente per l'estrazione del mercurio) sono quelle del Monte Amiata (Toscana) e quelle di Idra (Istria), poi quelle spagnole di Almadèn (Nuova Castiglia) e quelle cinesi del Kweichow (Cina Meridionale).
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E' solubile in HNO3 e nell'acqua regia.
Scaldato in tubo chiuso volatilizza senza fondere e dà sublimato nero di HgS che, per confricazione diviene di un bel colore rosso; scaldato con Na2CO3 o con cianuro di potassio dà sublimato di mercurio metallico nella parte fredda del tubo.
Il cinabro cristallizza nel sistema trigonale.
In genere si presenta in masse che hanno un tipico colore rosso vivo. Le uniche località in cui sia frequente la formazione di splendidi cristalli fino a dimensioni di alcuni centimetri si trovano nella provincia cinese dello Hunan.
Esistono due forme cristalline. Il pigmento derivato dal cinabro si estrae da quella α, che possiede struttura trigonale, mentre esiste una seconda forma detta β o metacinabro, microcristallina, con struttura cubica.
Il cinabro esposto alla luce annerisce, e se conservato in ambienti umidi si deteriora rapidamente, scurendosi (cfr. Step 11).
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