Vermiglio
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Vermiglio della quercia |
Il rosso vermiglio (dal latino vermicŭlus, diminutivo
di vermis, ovvero verme, perché simile al colore estratto
dall'insetto omottero detto Kermes vermilio), è una tonalità di rosso molto
vivo, colore intermedio fra l'arancione ed il rosso porpora;
è anche detto vermiglione o cinabro.
Utilizzo
È uno dei colori più usati insieme al bianco, al nero ed ai colori primari; è infatti essenziale per produrre il color carnicino della pelle sui quadri.
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Vasi in lacca intagliata, Cina |
Sull'utilizzo del rosso cinabro, come pigmento pittorico, si
hanno notizie fin dal 1500 a.C., in Cina. Nel mondo romano venne
chiamato impropriamente anche “minium”, perché confuso con un altro rosso che
veniva ricavato da una resina vegetale.
È molto utilizzato anche oggi, anche se la presenza sul mercato
dei rossi di cadmio ne renderebbe superfluo l'utilizzo.
Spesso
risulta non puro, con importanti quantità di carica inerte e, normalmente, ha una
granulometria inferiore rispetto a quella tipica del passato, in quanto
lavorato con procedimenti meccanici, cosa questa diffusa per molti altri
pigmenti terrosi e minerali in genere.
Il pigmento, di un bellissimo tono rosso non molto scuro, può
essere unito ad ogni tipo di legante ed essere utilizzato praticamente con
tutte le tecniche pittoriche, anche se non è particolarmente consigliabile
utilizzarlo a fresco, perché la combinazione con la calce ne favorisce
l'annerimento.
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Scena della catechesi, Affresco romano Villa dei misteri, Pompei |
Caratteristiche
Le tonalità sono molto varie: si parte da un rosso aranciato (generalmente chiamato cinabro olandese) ad un rosso lacca (l'autentico vermiglione cinese, ormai praticamente introvabile) ad un rosso profondissimo e quasi violaceo, che ha parecchia attinenza di tono con il rosso di cadmio porpora. Possiede un buonissimo potere colorante ed un eccezionale potere coprente.
La resistenza alla luce è molto buona, com'è stato dimostrato
ampiamente dai maestri che se ne sono serviti in passato, ma a patto di saperlo
utilizzare con cognizione di causa.
Cinabro o Vermiglione?
Il cinabro è un minerale contenente il pigmento rosso HgS (solfuro
di mercurio), che prende il suo nome quando ricavato dal minerale stesso o
assume quello di vermiglione quando ottenuto artificialmente.
I due tipi di colore risultano infatti indistinguibili a
livello chimico-fisico, solo in certi casi si riesce a riconoscere il cinabro
naturale a causa delle impurezze non del tutto estratte dal materiale originale
(residui incolori).
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Cinabro |
Una facile verifica che possa confermare la buona qualità del
rosso cinabro si può condurre mettendo un po' di pigmento su un ferro rovente.
In poco tempo ci sarà un annerimento ma se, raffreddandosi, il tono tornerà ad
essere quello originario, avremo la prova della sua purezza.
Attualmente, essendo il solfuro di mercurio tossico, per produrre
il colore vengono impiegati altri composti.
Fonti:
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